Insieme abbiamo affrontato le elementari, le medie e le superiori. Seppur lontane ci siamo date pacche sulle spalle per affrontare nuove città e il mondo universitario. Insieme andiamo ancora a trovare la maestra delle elementari.
Insieme abbiamo pattinato sul ghiaccio, sciato, corso, giocato a basket, a pallavolo, fatto anche aerobica in spiaggia.
Insieme giocavamo a uno stupido gioco in scatola di Piccoli Brividi. Insieme ci spaventavamo come matte all'urlo "Charlie".
Insieme abbiamo visto Firenze, Verona, Venezia, Torino, Parigi, Roma.
Insieme siamo state al mare, in montagna e al lago.
Insieme abbiamo passato ore al telefono e ore in macchina davanti a casa dell'altra a parlare di niente, anche se poi era il nostro tutto.
Insieme abbiamo affrontato pillole, consultori, psicologi, visite mediche, paure di star male.
Insieme abbiamo pianto, abbiamo asciugato le lacrime dell'altra e abbiamo trovato una soluzione.
Insieme ci siamo disperate per la scuola, per verifiche, interrogazioni, pagellini, note del professore di musica. Insieme ci siamo preparate per la maturità, sparandoci in vena the solubile.
Insieme siamo andate alla nostra prima manifestazione studentesca e spiegato i nostri grandi ideali a una professoressa troppo ottusa per capire che a 15 anni vivresti solo di idee.
Insieme la prima notte fuori casa a 8 anni. Insieme la prima volta che siamo uscite da sole dopo scuola: la pizza al Fulmine, un giro per il centro e ci sentivamo davvero "grandi" a 12 anni.
Insieme abbiamo recensito Centovetrine.
Insieme abbiamo visto grandi amori trasformarsi in delusioni, rospi trasformarsi in principi e tornare rospi. Insieme abbiamo speso interi intervalli a parlare del ragazzo di turno.
Insieme abbiamo scritto lettere d'amore che sfioravano il patetismo.
Insieme abbiamo criticato il ragazzo dell'altra. Perchè mai nessuno sarà all'altezza della migliore amica.
Insieme in quel barlume di vita in cui credevo che la religione facesse per me. Insieme nel coro della chiesa, insieme la domenica a fare le chierichette.
Insieme ad un improponibile corso pomeridiano di latino durante le medie. Insieme a lezioni di inglese con una madrelingua che ci insegnava canzoni di Avril Lavigne e Jennifer Lopez.
Insieme nella sua soffitta a giocare a fare le maestre. Una lavagna, venti libri messi per terra. Ci bastava riprendere qualcuno per sentirci delle maestre. "Gabriele, devi ascoltare o ti mando fuori dalla porta" (il colpevole era sempre Gabriele).
Insieme ci siamo difese a vicenda da chiunque. Abbiamo litigato, urlato, pianto e ripianto, ma ne è sempre seguito un abbraccio.
Insieme a parlare di cosa ci succedeva a casa. Prima perchè eravamo ancora troppo piccole per capire che quello che succedeva a casa doveva restare a casa e dopo perchè la fiducia nell'altra ci permetteva di raccontarci tutto. Problemi, disagi, nuove presenze e assenze.
Insieme abbiamo riso, ballato, cantato.
Insieme alla scoperta del mondo "dei grandi".
Insieme cantando Lady Oscar.
Insieme a pontificare un futuro ipotetico, dove io avrò tre figli (Emma, Camilla e Leonardo), lei due (Ginevra e Tancredi). Dove lei sarà ambasciatrice, io reporter. Dove lei vivrà a New York, io in qualche paesino sperduto nelle campagne inglesi. Dove lei avrà un marito casalingo, io un manager del nord Europa.
Insieme abbiamo imparato cosa vuol dire la fiducia totale. è l'unica persona, al di fuori della famiglia di cui io mi fidi totalmente e incondizionatamente.
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