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lunedì 27 maggio 2013

New York City Edition

Questo piccolo e poco pretenzioso spazio per qualche mese si trasformerà.
No, non diventerà spazio di discorsi più impegnati, stesse cose solo là.
Niente Paesuncolo, Bologna o Milano per tre mesi.
Niente Famiglia. Niente Indispensabili.
Niente routine estiva da bassa Padana.


Ancora devo realizzare, ancora la vedo una cosa lontana da me, ne parlo come se riguardasse qualcun altro.
Solo ogni tanto mi domando se non ho fatto il passo più lungo della gamba, ma non sono agitata, credo di non aver ancora interiorizzato la cosa dei 90 giorni via dalla mia solita vita.

Anche a valigia fatta la paura non c'è. Forma di autoconservazione del mio sistema nervoso? Credo di si.

Io ero quella che non dormiva prima delle gite del liceo, quella che si agita come un'anguilla nel letto la notte prima di ogni esame o comunque prima di qualunque cosa non sia routine.
Vivo peggio il fatto di non essere preoccupata che la partenza stessa.

Arriverà il momento in cui tutto diventerà chiaro e nitido, vero?
Sull'aereo? O quando io e la mia totale inesperienza al mondo varcheremo le soglie del JFK? O quando appena uscita da lì sarò facile preda di qualunque tipo di borseggiatore? O quando per prendere un biglietto dell'autobus mi accorgerò di non riuscire a comunicare con gli autoctoni?
Attendendo l'arrivo della consapevolezza penso a quello che vedrò là, nel centro del mondo.

venerdì 24 maggio 2013

Finali di stagione

Con il consueto ritardo che mi contraddistingue ultimamente ecco anche quest'anno l'appuntamento con i finali di stagione.

Parlando di questi season finale c'è da dire che gli sceneggiatori hanno menti contorte, molto contorte.


















REVENGE – Che tanto per cambiare ti lascia lì appesso a una labile certezza. Seconda stagione partita un po' in sordina rispetto alla prima, ma un recupero formi-formidable.
Finalmente, grazie a Dio, Jack Porter SA. Hallelujah.
Però poveraccio succedono tutte a lui. Gli muore il papà, ha un bar pieno di debiti, intreccia una relazione con quella che CREDE essere il suo primo amore, inizia ad essere ricattato da degli strozzini, sposa la sua presunta Amanda dopo che lei gli ha dato un figlio, in luna di miele lei muore, scopre che i suoi amici e la presunta Amanda gli hanno sempre raccontato un sacco di balle, inizia una guerra in solitaria a base di sorrisi a favor di telecamere con la famiglia più potente degli Hamptons, crede di essere vicino alla vittoria quando suo fratello muore, la fidanzatina del fratello è incinta e scopre FINALMENTE, che Emily è Amanda, la sua Amanda.
Gli sceneggiatori si sono un po' accaniti con il povero Jack.
Aspetto settembre per capire che ne è stato di Aiden. Non fate morire Aiden, per carità!
E liberate Nolan. Subito.


NIKITA – Mi sa che lo guardo solo io. Mentre con Revenge e le altre serie ho un fitto scambio di opinioni, per Nikita no. Questa stagione aveva un unico messaggio di base "fate sparire Alex".
Qui si è tra assassini, killer professionisti non c'è tempo per i rimorsi di coscienza. Miss Udinov via, alla Divisione si deve lavorare.
Chi ha pagato il conto di tutto è stato il povero Michael. Prima la sua promessa sposa gli trancia di netto una mano con un coltello (si, va bene, se non l'avesse fatto sarebbe morto, ma gli ha comunque tagliato una mano), sempre lei spara all'unico che avrebbe potuto ridargli una mano non meccanica (si, va bene, l'ha fatto perchè gestiva una tratta di bambini africani usati come cavie, ma comunque ci è rimasto male, poteva ucciderlo dopo l'operazione).
Comuque si arriva alla penultima puntata con la scoperta che quella mano riattaccata contiene un veleno (era un po' più complicata la faccenda, ma dovevo ridurla ai minimi termini) e basterà premere un TRIGGER (parola ripetuta 200 volte nell'arco di 43 minuti, tant'è che sono riuscita a impararla persino io) e Michael perirà.
Tutta la questione del veleno si risolve relativamente bene, Alex conscia della sua inutilità se ne va a fare l'ambasciatrice dell'ONU e Nikita dopo un gran casino lascia un anello con un diamante enorme e sparisce in lacrime a bordo di un'auto.
La prossima sarà l'ultima stagione, corta. Si dice 6 episodi. Quello che non si è fatto in 3 stagioni lo si deve fare in 6 puntate. 

HART OF DIXIE – Ecco. Diciamo che il finale della scorsa stagione è difficilmente eguagliabile.
Però stagione che dalla puntata uno alla dieci è stata bellissima, poi la debacle (dove andranno gli accenti?) e la ripresa alla 22.

GREY'S ANATOMY – Oh Avery! Salviamo subito la visione di Avery e un finale di puntata con Patrick Dempsey con una coroncina da principessa.
L'unica storyline bella è Arizona e Callie. Il resto: LA NOIA, ma la noia.
Che finale di stagione sarebbe stato se non ci fosse qualcuno appeso tra la vita e la morte? E quest'anno è toccato al povero Webber, non so perchè ho il presentimento che perirà in quel seminterrato e il pargolo Shepard ne assumerà il nome. Shonda, ti prego smetti con questi finali marchiati da tragedie inenarrabili oppure crea un telefono amico dove poter farti pervenire le mie più sentite rimostranze.

What else? Ah, ARROW – Mmmh. Diciamo che c'è di meglio, molto meglio. Ma un telefilm con un super eroe non ce l'avevo dai tempi di Clark Kent quindi ça va sans dire, però ecco, insomma, bah! Chiaro, no? È sufficiente dire che dietro al telefilm c'è il team di Lanterna Verde (il film con Mr e Mrs Reynolds). L'apporto di questo post ad Arrow è insoddisfacente, quindi mi trovo in dovere ad aggiungere prove fotografiche al perchè guardare Arrow sia cosa buona e giusta.


Gli unici finali di stagione che non deludono mai sono quelli di NEW GIRL ("before you say no, don't say no") e THE BIG BANG THEORY, che nonostante siamo ormai giunti alla sesta stagione non sbaglia un colpo.
Uh, come dimenticare che FINALMENTE ABBIAMO VISTO LA MAMMA!



lunedì 13 maggio 2013


    E tanti auguri alla mia mamma che 24 anni fa si stava chiedendo quando mi sarei degnata di uscire dalla sua pancia
    Auguri alla mia mamma che con me ha una pazienza infinita
    Auguri alla mia mamma che a mezzanotte e mezza si lascia raccontare i miei drammi amicali
    Auguri alla mia mamma che dopo le 17 spunta in cucina a dirmi "merenda?"
    Auguri alla mia mamma che per sentirsi meno in colpa quando mangia un cioccolatino, fa a metà con me
    Auguri alla mia mamma che mi fa la piadina con tanta crescenza
    Auguri alla mia mamma che si è guardata per anni The OC con me
    Auguri alla mia mamma che ha fatto dipingere la sala di un colore inesistente anche nel sistema Pantone
    Auguri alla mia mamma che mi dà sempre il pezzo di pollo allo spiedo già pulito
    Auguri alla mia mamma che non riesce mai a vedere un film dall'inizio alla fine
    Auguri alla mia mamma che finge che le interessino il 99% delle cose che le racconto
    Auguri alla mia mamma che mi mente spudoratamente sul cibo
    Auguri alla mia mamma che si lamenta perchè la chiamo troppo
    Auguri alla mia mamma che rispetta il mio carattere
    Auguri alla mia mamma che non si sa mai fare i fatti suoi
    Auguri alla mia mamma che non mi rinfaccia niente
    Auguri alla mia mamma che ha sempre rispettato le mie inclinazioni senza impormi mai nulla
    Auguri alla mia mamma che quando vuole ottenere qualcosa sa che deve puntare sui sensi di colpa
    Auguri alla mia mamma che per i prossimi mesi vivrà in perenne ansia, ma non me lo farà pesare
    Auguri alla mia mamma che ha cresciuto una figlia tutto sommato niente male (tutto sommato)
    Auguri alla mia mamma che per la sua festa le è toccata una comunione e si è giocata così il bonus annuale di godere di una figlia amorevole e a tratti quasi simpatica.

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