Un mese senza scrivere su questo povero
e abbandonato bloggg.
Io racconterei più che volentieri
tutto quello che accade al lavoro, ma mi hanno fatto firmare ben due
fogli in cui dichiaro che quello che vedo e sento là, deve rimanere
là.
Non avevo mai firmato nulla di simile.
Qui si. Qui sebbene in mia presenza
tutti parlino in codice non devo dire niente di quello che sento.
Forse è un test, forse i servizi segreti mi vogliono assumere e
questa è una copertura, un test involontario, che ovviamente non
supererò mai.
La pubblica amministrazione non
dovrebbe essere limpida e cristallina e dovrei essere libera di raccontare tutti i tramini?
Comunque è così. Non devo parlare.
Però più loro parlano in codice e più io mi incuriosisco. Già
devo superare l'arduo scalino che lì si parli per lo più in
dialetto, che si, è il dialetto di dove sono nata e cresciuta, ma è
il dialetto che da piccola guai a dire qualcosa perchè “non sta
bene”.
Qui dove hanno una media di due lauree
a testa parlano in dialetto.
Quindi diciamo che ho qualche problema
linguistico, il problema che non conosco le persone di cui parlano e
che quando chiacchierano su qualcuno che forse potrei anche
lontanamente intuire chi sia si prodigano in mosse del capo, o
epiteti misteriosi e incomprensibili.

Io che da brava sono sempre stata
miglia lontana dal caffè ho iniziato a far entrare caffeina in
corpo, ma essendo che del caffè mi piace l'odore, ma non il sapore,
ingurgito pastiglie di caffeina per restare sveglia.
Qualcuno di molto saggio mi ha detto
“mi sembri sempre più strana”.
Avevo anche dei lunghissimi capelli,
lunghi. Ora no. Ora ho qualcosa senza forma, di lunghezza esigua,
a tratti sparuta.
All'orizzonte (oltre che il ritorno del
Trono di Spade) si profila anche qualcos'altro. Qualcosa che ancora
non è certo e ha forme approssimative, ma che già sta riempiendo la
mia testa e il mio desktop.
Pare che fratello e tutti i personaggi
di Star Wars (tra cui si annovera un Dart Vader di dimensioni
mastodontiche che puntando la spada laser verso la mia parte di
camera sibila con voce da maniaco “you don't know the power of
darkness”) andranno per la loro strada. Forse Fratello è pronto a
prendere il volo. Forse.
Sempre se Mater non gli tira il freno a
mano. Mater per quanto voglia che Fratello impari l'elementare
concetto causa-effetto (se non riempi la lavastoviglie non hai piatti
puliti, se non lavi i vestiti non ne hai di puliti, se non fai la
spesa non hai cibo, se non pulisci rischi l'invasione di scarafaggi)
c'è un alto tasso di probabilità che freni questo moto
indipendentista.
Io intanto crogiolandomi in questa
ipotetica idea ho riempito il desktop di cartelle piene di idee per
quella che diventerà la mia immensa camera.
Ormai i siti di streaming stanno
cedendo il primato al sito della maison du monde.
Avrò un armadio enorme. Avrò tanto
spazio, se vorrò avrò anche della carta da parati.
Avrò una libreria con le ante. Avrò
talmente tanto spazio da voler sub affittare qualche metro quadro.
E probabilmente tutto ciò rimarrà in
un folder sul desktop.
Haloa