Pagine

mercoledì 14 dicembre 2011

Back home





Tornate a casa. Tornate alla nostra quotidianità dopo cinque giorni in cui le nostre vite lontane si sono mescolate, confuse, legate e combinate violentemente. Un po' come la massa che popola il sabato di Portobello.












Tornate a casa dopo aver visto una città viva, carica e splendida.
Luci a non finire. Un trionfo che si accende appena cala la luce del giorno.













Tornate a casa avendo capito che nella vita c'è sempre un gap a cui prestare attenzione e quello scalino può essere un esame andato male, un fidanzato sbagliato, una fiducia regalata o un incauto acquisto.













Tornate a casa cariche di sensazioni, di odori, di sapori, di rumori nuovi.
E solo dopo aver assaggiato i cupcake di Hummingbird.













Tornate a casa con pesanti valigie, nuove consapevolezze, armadi arricchiti e ricordi speciali.
















Tornate dopo aver capito che si può fare: affidarsi totalmente a qualcuno, lasciarsi guidare, scendere le scale del metrò e lasciarsi portare.
























Tornate a casa e capire quanto è bello avere l'acqua CALDA (invenzione sempre troppo sottovalutata).















Tornate a casa sapendo che “chi trova un amico trova un tesoro” è solo un detto, noi abbiamo molto di più di un tesoro, abbiamo chi capisce, ascolta, consiglia, critica, ride.
Un tesoro tutte queste cose non le fa.













Tornate a casa con nuovi amori: cassieri di Top Shop, uomini ingiacchettati in metropolitana e un amore incontrastato per una popolazione che se ne frega di cosa tu abbia addosso.












Tornate a casa con un Oyster Card nella giacca, carica con ancora qualche sterlina. Teniamola, si sa mai. Teniamo anche quei penny sparsi nella borsetta, si sa mai.

2 commenti:

  1. ufff, ho lasciato il commento con l'altro account!
    Sono io, eh, Straf! (e sono anche tanto imbranata...)

    RispondiElimina

Lasciate un messaggio o voi che entrate

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...