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mercoledì 30 maggio 2012

Mamma

Perchè quando è la mia roccia a cedere iniziano i problemi.

Se sono io a cadere e farmi male ho sempre lei che mi viene a raccogliere o che si para davanti a me per attenuare la caduta o che mi copre gli occhi per non farmi vedere quanto il mondo possa essere duro, ma quando è lei vacillare, io sono solo preda dellle correnti.


E ho paura, una paura che si trasforma in un nodo in gola e strozza la voce, che mi fa venir voglia di piangere mentre cammino o nel momento in cui a cena lei non c'è.


Ho bisogno di te in gran forma, ho bisogno delle tue mani, dei tuoi sguardi, dei tuoi abbracci, dei tuoi sorrisi e delle tue parole.
Ho bisogno della mia mamma.

Ti ho preso il pigiama più bello, le ciabatte più colorate, i giornali di cucito, di arredamento, di cucina, di moda, di gossip, di altre amenità.

Riposati! Lascia che i dottori capiscano cosa ti è successo e poi torna a casa da me più in fretta che puoi, perchè io senza di te non so cosa fare.




Non sono del tutto convinta che sia lecito apporre una proprietà ad una foto fatta da una macchinetta a Gardaland nel lontano, lontanissimo 6 luglio del 1995.
Siamo venuti talmente bene tutti e tre che ho lasciato perdere l'idea di sbiadire i volti, che sono comunque irriconoscibili.
Il mio volto dipinto dal terrore is so cute!

venerdì 25 maggio 2012

Contraccettivi potenti

Altro che campagne per il sesso sicuro!
Obbligare alla visione di una puntata di SOS Tata e il gioco è fatto!

Bambini urlanti prede di crisi isteriche aggrappati ai pantaloni delle malcapitate madri che stanno cucinando, nel mentre apparecchiano e pensano a cosa devono fare il giorno dopo.

Visione di letti matrimoniali con 5 abitanti, immagine che può popolare i sogni proibiti solo quando tutti i componenti sono aitanti giovani dai pettorali invidiabili e non bimbi con il ciuccio e il pannolino, pure da cambiare.

Come far passare qualsiasi tipo di istinto materno e al contempo far sviluppare un SANO e LOGICO istinto di sopravvivenza.


sabato 19 maggio 2012

Quei libri sull'asfalto

Una scuola, davanti a una scuola. Atto più vigliacco non c'è.
Morire a 16 anni, senza alcun motivo mentre ci si costruisce un futuro in un Paese che non riesce a tutelare i suoi cittadini.

Da Repubblica.it

C'è tanta rabbia, schifo, sdegno.
Voglia di dire "cosa ci facciamo ancora qui?".
La paura che torna velocissima.
Don Ciotti ripete "La mafia ha paura della scuola, questa è una dimostrazione". Sarà così, ma oggi il risultato è uno a zero e non per la scuola.

venerdì 18 maggio 2012

Ordinaria scoordinatezza, eccezionale risultato

Correre. Correre. Sono già 22. Si deve correre. Su, ma quanto ci mette oggi la metro. Dai, dai. Uff e dai, chiudi le porte e vai. Ecco, bene. Veloce. Ecco. Porto di mare. La prossima. Biglietto del treno pronto. Tutto in borsetta. Davanti alla porta, così poi riesco a uscire e correre prima che la marea umana invada le scale mobili. Ecco. Dai fermati davanti alle scale mobili. Ecco sono 32. Il treno parte a 33. Perderlo per un minuto è una presa per il c***. Cazzarola ieri 20 minuti di ritardo, non può essere sempre in ritardo quando non deve. Eccoci. "Rogoredo, fermata Rogoredo". Via, via. Gente devo correre a casa. Slalom, eccomi ci sono, lo prendo, si, si lo prendo. SBAM! PUM! SDEONG! AHIA!
Ecco come farsi del male: credere di essere Usain Bolt e buttarsi sulle scale mobili credendo di avere le gambe lunghe un kilometro. Errore grave!
Farsi taaaaaaanto male. Fare una figura di m**** . Vedere più di quindici persone attorno a me che invece volevo solo sprofondare, un giovine si fa largo nella folla e (no non era il mio principe azzurro che a bordo di un cavallo veniva a salvarmi regalandomi un'uscita di scena DEGNA) no era un fanciullo che al grido "io studio medicina" (e allora? io ho guardato 8 stagioni di Grey's Anatomy, 5 di Private Practice e non so quante di E.R.) è venuto ad accertarsi delle mie condizioni chiedendomi in loop "che numero è oggi? Come ti chiami? Ti ricordi cosa stavi facendo?"
Ma oh, io ho un treno da prendere! E adesso se ne starà andando verso Paesuncolo senza di me.
Il cortese capotreno invece sollecitato dai miei spettatori mi ha aspettato.
<< Vieni, mettiti in testa al treno. Chiudo le porte e poi vengo che disinfettiamo tutto e ti prendo il ghiaccio per quella gamba. Sai è la prima volta che uso il kit del primo soccorso. Che bello!>>

Mentre ero lì in testa al treno in attesa del kit di soccorso... ECCOLO. Un miraggio. Cos'è? è lui? Si! Ma allora Italo esiste davvero!
E io che credevo fosse un unicorno con la faccia di Montezemolo, invece eccolo lì.
La foto è atta a testimoniare CHE IO L'HO VISTO! HO VISTO UN ITALO!


Ah, ho visto anche un kit di primo intervento di Trenord!

lunedì 14 maggio 2012

domenica 13 maggio 2012

Mommy's day

Per fortuna ho te che mi tieni sempre in piedi.

Perchè mai mi avranno messo indosso una moquette?!

lunedì 7 maggio 2012

Su un treno verso casa

Mentre un regionale con 35 minuti di ritardo mi riportava a casa odevo fanciulle rallegrarsi della scelta a Uomini e Donne.
Qui le opzioni erano due: dormire o appassionarmi al dibattito utilizzando le ultime energie in corpo.
Studiare linguistica non era nemmeno al vaglio nelle probabilità.
Il mio senso da pettegola ha preso il sopravvento e senza autorizzazione mi sono interessata al discorso delle tre ragazze.
Pare che tale Francesco, ragazzo alto (per me sarà due metri), bello (uno così mi accontenterei anche di guardarlo tutto il giorno) e con un fisico invidiabile abbia scelto tale Teresa, sul di lei nome ho qualche dubbio perchè veniva per lo più citata con vari epiteti.
Il contenzioso era:  ha fatto bene a scegliere lei?

Antefatto. Mi si dice che la fanciulla avesse già avuto l'occassione di accompagnarsi al fanciullo, ma rinunció in favore di un altro giovine dalle grandi proprietà immobiliari. E perchè farne una colpa alla ragazza mi damandavo io. Si dovrà pur pensare a come metter su casa...
Ordunque arriviamo al punto dove la donzella accortasi dell'insensatezza della precedente decisione torna sui suoi passi e dichiara al bel fanciullo (che comunque credo non sia una nulla tenente che vive in un caravan) di aver pensato a lui in tutti i mesi di relazione con l'altro, bah.
Il ragazzo dopo essersi ritrovato in brodo di giuggiole al ritorno del passato amore decide che lei sarà la sua dama.

Una delle ragazze dichiarava con certezza che lei lo tradirà in men che non si dica e lui nonostante l'aspetto da uomo tutto d'un pezzo sia azzerbinato, un'altra si appellava al "l'ha scelta perchè tutti volevano quella coppia" e la terza, una ragazza bionda con dei bei lineamenti vestita di azzurro intervallava le idee complottiste delle altre due con "vi sbagliate è amore, si sono cercarti per più di un anno, quando era pronto lui non lo era lei e viceversa. Ora è arrivato il loro momento e anche se non sarà per sempre è comunque amore".

Tra chi tifava per la coppia duratura o chi per una coppia "fuffa" io tifavo per la ragazza bionda che è scesa a Ponte.

sabato 5 maggio 2012

5 maggio

Dal web
Ero in quarta elementare quando durante un'interrogazione di storia uscii con "Napoleone morse a Sant'Elena".
Nessuno si rallegrò del vano tentativo di una bimba di utilizzare il passato remoto invece di un banalissimo presente storico. La maestra mi guardò intensamente "si, infatti Manzoni invece di Ei fu scrisse Ei sgagnò".

Da quel giorno, ogni 5 maggio mentre gli interisti ricordano uno sconsolato Ronaldo piangente io ricevo un sms da Lei "Ei sgagnò".

E mi sa che lunedì vado a trovare la mia maestra delle elementari che sono già sei mesi che non torno a trovarla.

martedì 1 maggio 2012

Did the wind sweep you off your feet?

C'è che io ti ho capito.

Tu con quella faccia. Tu e quel sorriso. Tu e quel maledetto ascendente su di me.
Tre anni fatti di tutto rovinati da te e dal tuo non saper dare priorità alle cose, alle persone, ai sentimenti.
Per mesi mi sono presa parte della responsabilità: se hai dovuto cercare qualcosa in Quella là era perchè io non ti davo abbastanza. Mi sentivo colpevole quanto te. Ci ho messo tanto a capire che quel senso di inferiorità era sbagliato.
Quel sentimento che mi ha detto "prova a perdonarlo" c'è ancora e tutto il giorno urla "lasciami tornare tra le sue braccia, perchè tutto sommato sto bene tra quelle braccia". Quel sentimento parla in continuazione, ma soffocarlo è la nuova sfida.

Siamo stati bene. BENE non riesce neanche lontanamente a rendere tre anni di vita insieme, ma non credo esista una parola che possa racchiudere questo tempo, quelle emozioni, quei sentimenti e quel piacevole batticuore che ti attesta in continuazione che sei vivo.

Ma è tempo di prendere strade diverse e tu non vuoi dirlo, ti barrichi dietro un "è questione di tempo" invece succede che io e te, quel bellissimo ed emozionante io e te non c'è più. Sei spaventato. Ti arrabbi perchè io non so aspettare. Urli che non è così che doveva andare. Mi ripeti che il tuo è stato uno sbaglio e tutti possono sbagliare. Piangi e io mi sento la cattiva.
Io con me  trascino tutti i ricordi più belli, voglio portarmi via solo quelli, il rancore e le lacrime preferisco perderli strada facendo, ma il resto ti prometto che lo terrò con me.

A 22 anni e tre quarti non ci si può accontentare. Non si può farlo nemmeno a 23. Voglio una persona vicino che mi faccia scoppiare il cuore, una persona da vivere completamente e non mi tenga nascoste le sue debolezze e le sue paure. Voglio far mie le sue debolezze e aver paura quando anche lui ne avrà.
Voglio fondere me stessa con quel qualcuno. Guardami pure sbigottito, perchè non mi vedrai più dipendente dai tuoi umori.

Sei sfuggito dai nostri problemi per mesi e adesso ti stupisci e bisbigli "ma dimmi il perchè".
Io che per tre anni mi sentivo indispensabile per la tua felicità adesso voglio tornare a cercare quella botta nello stomaco che c'è stata tra di noi. Quell' amore forte, cieco, veloce, temerario che adesso non abbiamo più.

Mi avevi lì. Ero lì con te, ma non ti è importato, è bastato un attimo ed ecco Quella là affacciarsi. Si è intromessa nel nostro mondo, ha fatto piazza pulita dei nostri progetti, ha spezzato i sogni e rubato i tuoi gesti più intimi e tu le hai consentito tutto questo. Con lei hai rovinato il rapporto di fiducia totale che avevamo costruito con il tempo.
Cosa ti aspetti adesso da me?

Io bisogno di crederci ancora, devo convincermi che quell'emozione in qualche modo tornerà. E lo farà.


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