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mercoledì 30 maggio 2012

Mamma

Perchè quando è la mia roccia a cedere iniziano i problemi.

Se sono io a cadere e farmi male ho sempre lei che mi viene a raccogliere o che si para davanti a me per attenuare la caduta o che mi copre gli occhi per non farmi vedere quanto il mondo possa essere duro, ma quando è lei vacillare, io sono solo preda dellle correnti.


E ho paura, una paura che si trasforma in un nodo in gola e strozza la voce, che mi fa venir voglia di piangere mentre cammino o nel momento in cui a cena lei non c'è.


Ho bisogno di te in gran forma, ho bisogno delle tue mani, dei tuoi sguardi, dei tuoi abbracci, dei tuoi sorrisi e delle tue parole.
Ho bisogno della mia mamma.

Ti ho preso il pigiama più bello, le ciabatte più colorate, i giornali di cucito, di arredamento, di cucina, di moda, di gossip, di altre amenità.

Riposati! Lascia che i dottori capiscano cosa ti è successo e poi torna a casa da me più in fretta che puoi, perchè io senza di te non so cosa fare.




Non sono del tutto convinta che sia lecito apporre una proprietà ad una foto fatta da una macchinetta a Gardaland nel lontano, lontanissimo 6 luglio del 1995.
Siamo venuti talmente bene tutti e tre che ho lasciato perdere l'idea di sbiadire i volti, che sono comunque irriconoscibili.
Il mio volto dipinto dal terrore is so cute!

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