S. non sta bene e io non so come aiutarla.
Si sente inadatta, non è serena, sempre triste, sparisce per giorni, mi manda mail alle 3 di notte.
Io vorrei aprire una scatola e trovarle le soluzioni. Vorrei darle un po' di serenità, un po' di coraggio.
Vorrei farle trovare un pacco regalo pieno di sicurezza e di amore per se stessa. Vorrei farle capire che lei non è un voto ad un esame, vorrei che per un attimo si vedesse per come la vedo io. Vorrei che quando le dico "si sistemerà tutto" lei ci creda davvero e non mi dica "si, lo so è che adesso non riesco a vedere la fine di questo tunnel". Vorrei che stesse bene, che la smettesse di piangere. Vorrei vederla forte.
Vorrei che non deponesse le armi, ma che tiri fuori il carattere, perchè so che lì da qualche parte lei la forza necessaria per rialzarsi dallo stallo in cui si è buttata ce l'ha, deve solo cercare.
Quando una cosa va male tutto segue a ruota e lei ha fatto finire sotto quella pesante ruota il suo mondo.
Allontana gli amici perchè si sente giudicata. Dice bugie per non doversi giustificare.
Litga con i suoi genitori perchè non vuole sentirsi una figlia non all'altezza.
Dice che il moroso non la capisce (che quel tipo non la capisca io lo sostengo dai tempi del paleolitico, ma vabbbbbbeh).
Si rifugia nel suo pianoforte. Trova riparo solo in uno spartito, stretta in un pentagramma.
Le ho detto di venire qui tre giorni. Non mi risponde e so che non lo fa perchè si sente un peso per me.
Stasera mi chiamerà e mi dirà che ha esagerato, che non va tutto così male. La conosco troppo bene.
Studierò con lei per quell'esame, troveremo insieme una laurea magistrale che le piaccia, se me lo consentirà l'aiuterò, ma difficilmente si farà aiutare da me.
L'idea che la prossima settimana inizierò una nuova avventura e lei sarà qui impantanata in mille problemi mi fa sentire un'amica pessima.
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