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sabato 29 dicembre 2012

Post post-natalizio


Riassumendo una settimana in 16 foto



giovedì 20 dicembre 2012

Finisce GG e finisce il mondo

In preparazione alla fine del mondo guardo per la centesima volta Notebook, almeno si saluta questo mondo crudele con Ryan Gosling. Sempre meglio che con Bossari  intervallato dalla modella di Intimissimi che augura buone feste.
Tu mi fai venire complessi su complessi, non augurarmi niente!

E il mio problema maggiore è che non saprò mai cosa c'è nei pacchi per me (che regnano numericamente incontrastati sugli altri) sotto l'albero e chi è -A.

mercoledì 19 dicembre 2012

Gossip Girl - Finale




Per evitare gli spoiler dilaganti in rete l'ho guardato in inglese alle 9 del mattino, con un occhio ancora addormentato. 


Dopo 6 stagioni c'est fini. E si, un po' dispiace. È vero che la quarta e la quinta stagione sono state un mal di pancia costante, con qualche raro guizzo, ma per le dieci puntate finali si son dati da fare, per permetterci così rimpiangere quella gang di teppisti. Poi come si suol dire "m'ha tirata grande", son sei anni che "That's the one secret I'll never tell. You know you love me. xoxo Gossip Girl" abita un giorno della mia settimana.








LeiS mi aveva scritto "no io l'ultima non la guardo, non mi piacciono gli adii", io invece l'aspettavo in grazia.
Diteci chi è Gossip Girl, finite il tutto con un matrimonio degno dell'Upper East Side e un bel happy ending in pieno american dream.
Sono stata accontentata. In parte.
Non era quello il matrimonio che credevo ci fosse. No. Poteva sposarsi chiunque, nache Nate con un manico di scopa, ma non quei due.
Serena, un po' di dignità, perchè l'hai sposato? Perchè?










Bando alle ciance e ai miei finali alternativi.
Ora facciamo un sunto di quel che Gossip Girl ci ha insegnato.






Il valore dell'amicizia. Oh, questo è stato il baluardo del telefilm.
Perchè quando la TUA migliore amica, bacia il TUO fidanzato, si può perdonare. Quando la stessa TUA migliore amica recidiva gira di nascosto un filmino porno con un altro TUO fidanzato si può perdonare. E se il tuo migliore amico ti vende al miglior offerente, ça va sans dire che il perdono è dietro l'angolo.







La lealtà. Non c'è nulla che tenga in confronto a una soffiata a Gossip Girl, soprattutto se c'è di mezzo un tuo amico o un parente.





L'amore eterno. Per l'amor del cielo, ci hanno prosciugato. Lei ama lui. Lui ama lei, ma mille controversie fanno si che non riescano a stare insieme. Per sei stagioni Chuck e Blair / Blair e Chuck.

C'è stato anche di mezzo un voto alla Madonna, si, io me lo ricordo il voto alla Madonna di Miss Waldorf. Sono andati a scomodare Manzoni per allungar la trama e anche per trovare un qualche escamotage alla Lucia Mondella per uscirne.Ma Blair, ti ha scambiata per un hotel e ancora vivi nel sogno di un cuore disegnato in cielo con le vostre iniziali?



La gavetta. Se vivi nell' Upper East Side il tuo primo lavoro sarà da dirigente.
Dirigerai un giornale, una casa di moda, il Palace Hotel, enti di beneficenza. DIRIGERAI.

Tutto è concesso. Gossip Lonley Boy. Ma stiamo scherzando? Alla fine della fiera era SOLO Daniel Humphrey?M. dice che è stata una scelta un po' improvvisata, ma chiara mentre io vivevo nella convinzione che fosse Dorota.
Che si trattasse di uno di loro era chiaro, ma Dan?
L'outsider, che vuole integrarsi perdendo di vista i danni collaterali!
LeiM. ha speso una lunga mail prodigandosi nel convincimento dell'astuzia di questa scelta, io rimango comunque perplessa.





L'età non è un problema. Fattore comune a tutti i telefilm americani teen. Attori ventenni interpretano quindicenni che agiscono come venticinquenni. Tutto normale no?
Pensiero supportato anche da Kristen Bell con l'adorata Rachel Bilson.



Ho scoperto giusto nell'ultima puntata che i cinque protagonisti dovrebbero essere tutti del '91. 1991!


Nella castigata versione da First Lady
L'unico momento in cui gli attori ricoprono la loro effettiva età è in quella malriuscita prolessi di 5 anni degli ultimi due minuti.

Ma partendo con ordine, essendoci nella primissima stagione (quando tutti i nostri "eroi" ventunenni e più impersonavano dei quindicenni) un'analessi di quando Serena era a letto con uno spacciatore a sniffare cocaina e costui muore, la cara Seriina, quanti anni aveva in quell'occasione? 13?
E venendo alle altre puntate il bellissimo e inutile Nate dirige autonomamente un giornale a 19 anni? Serena si è atteggiata a first lady (con il cugino di Nate) a 17 anni? Blair era in procinto di diventare la nuova Grace a 18 anni? Dan scrive un best seller che lo rende miliardario a 19 anni?



Si è un telefilm, non è necessario che ci sia un vago sentore di realismo :)

Gossip Girl ci ha anche insegnato che i mezzi busti non sono un must da telegiornale.



Ha mostrato New York a chi era ancora troppo piccola per averla amata con Sex and the city.

Ha illuminato noi provincialotte sulla divinità dei macarons di Ladurée, il cioccolato by Godiva e l'usanza del brunch domenicale.

Ha aperto una finestra su cosa sia la moda a chi prima di vedere Blair Waldorf and Company pensava fosse una cosa lontana e riservata alla pesserelle.

Ha inizzializzato la massa con un'esibizione by Lady Gaga ante tempore.

Ha legittimato la sana invidia per lo stacco di gambe e i capelli di Mrs Reynolds.








Ora prima dei saluti finali a Gossip Girl un minuto di silenzio per colui che non ha apportato niente di niente alla trama in 6 stagioni, ma va bene così.









Adieu ai dipinti di Richard Philips in casa Van der Woodsen,
alla piccola e tenera Jenny Humphrey,
ai cerchietti,
alle feste di beneficenza due o tre volte a settimana,
ai tubini di Lily Rhodes,
alla pancia di Dorota che non permetteva di capire quante volte è stata incinta,
alle duecento volte in cui Serena di ritorno da qualche viaggio ha detto "voglio ricominciare da capo",
alla temibilissima Georgina,
ai completi di colori improbabili di Chuck Bass,
alla faccia da Ken di Bart Bass, morto spiaccicato al suolo
e a tutto quello che mi verrà in mente dopo aver schiacciato pubblica.

domenica 2 dicembre 2012

Riflessioni di dicembre

Qual è l'ora X della domenica in cui si passa dall' avere ANCORA il pigiama ad avere GIA' il pigiama?




sabato 24 novembre 2012

Donne du du du - il ritorno


Rileggevo vecchi post per mettere ordine nelle "etichette" e mi sono imbattuta in questo.

Oh, le mie Squinternate.

So che avevo promesso che prima o poi avrei smesso di raccontare i fatti loro, ma non è ancora arrivato quel momento.


LeiM ad agosto è arrivata dietro la sua scrivania, dove faceva uno stage.L. abitava la scrivania vicina. Era una giornata storta per LeiM, L le chiede una volta "cosa c'è?", glielo chiede la seconda, la terza e la quarta. Poi le dice "so che c'è qualcosa. Dimmi cos'è" e lei a quanto si racconta è sbottata con "c'è che non ti sopporto più" e l'ha lasciato. Poi con me ha pianto e tanto, ma lì giura che ha preso la situazione in mano e non ha vacillato.Adesso a Roma sta bene. Esce quanto vuole e nessuno le dice che è troppo poco vestita o che beve troppo o che la critica su tutto. Si, vorrebbe trovare l'uomo della sua vita e lo aspetta, intanto non le dispiacerebbe qualche uscita occasionale, ma non è la tipa e quindi aspetta che un bello che balli spunti tra i suoi orizzonti.


LeiS si è accorta che un ragazzo più piccolo è più piccolo e che tre anni a 22 anni sono abbastanza per creare problemi. LeiS dopo una lite estenuante in cui sono uscite cose pesanti era sfinita e per chiudere la lite ha detto "allora non ha senso stare insieme", non aveva ancora finito la frase che si era pentita. Si è morsa la lingua tante volte. Lui ha colto la palla al balzo. Lei ha provato a tornare indietro, gli ha scritto una lettera strappalacrime, è stata ore sotto casa di lui, ha parlato con amici e dirimpettai. Dopo telefonate e sms (dove le ho ribadito che il limite tra lo stalking e la speranza di tornare insieme è molto labile) lui le ha scritto che era da tempo che voleva lasciarla, ma non sapeva come. LeiS adesso è convinta che lui sia ancora innamorato, ma sia spaventato all'idea di tornare insieme.
Svegliare un sonnambulo è la cosa peggiore che si possa fare, mi hanno detto così.


LeiK è ancora insieme a R litigano nei giorni dispari, fanno pace nei pari e lei mi scrive sempre che R è bravo, buono, bello, perfetto. LeiK però ha rivisto A e il mondo le è caduto addosso. Forse si è accorta del passaggio repentino da uno all'altro, forse ha capito che ha sbagliato i tempi. Adesso sta con R e R sembra essere "the one" a suo dire, ma è quello che vuole? E adesso ha rivisto A le è tornato quel fantasma con tutte le turbe psichiche del caso. Io tifo R, ma questa storia perfetta ostentata in continuazione fa acqua. Incrocio le dita che R regga il colpo quando il vaso di pandora con incisa una grande A sul coperchio si aprirà, perchè lì saranno cavoli amari e si dovranno fare i conti che prima sono stati sotterrati.

Io sto bene al mondo come dice mia nonna. L'uomo della mia vita è da qualche parte nel mondo a perfezionarsi, così da essere pronto.
LeiM mi dice che dovrei trovarmi uno "così, per farvi compagnia".
LeiS mi dice "boh, vedi te".
LeiK predica in modo fantastico l'amore eterno e le relazioni giuste.

Non ho invertito nomi e idee, mi spingono esattamente dal lato opposto di quel che fanno.


giovedì 22 novembre 2012

Musica

E poi ti rendi conto che l'unica frase che sintetizza il tutto è presa da una canzone di Tiziano Ferro e lì diventi preda di ansie.


E Fratello che esclama: Sono sempre le migliori che se ne vanno e sono sempre le canzoni più minc**ose quelle che ti restano in testa per giorni. Fidati non l'ho presa da un bacio Perugina, è vita vissuta e io ho vissuto 4 anni e mezzo più di te

martedì 20 novembre 2012

Addizione, moltiplicazione e cucina

Ma la cucina gode della proprietà commutativa? Se cambio l'ordine degli ingredienti che ne è del risultato?




domenica 18 novembre 2012

Aspettative

Ammetterlo con qualcuno sarebbe troppo. Infatti non l'ho fatto, sono stata attentissima a non lasciare che mi venisse posta nessuna domanda a riguardo. Si, a evitare i discorsi sono brava, a non parlare di quello che passa per la mia testa lo sono ancor di più. Forse è solo che sentirmelo dire a voce alta non sarebbe un bene per me e per quell'equilibrio emotivo che mi sono costruita sgomitando nella sua indifferenza.
Perchè è proprio quando faccio la menefreghista, quando dico "non mi fa nè caldo nè freddo" che c'è da preoccuparsi, perchè spesso nascondersi dietro quella facciata è l'unica soluzione, l'unica quando sai (perchè lo so benissimo) che qualsiasi ipotesi o aspettativa verrebbe tradita. Mi sentirei davvero stupida a cascarci nuovamente. Perchè vorrei esserne capace, vorrei davvero riuscire a cancellare tutto, ma sono un misto di cuore e lacrime quando i giochi si fanno duri e soprattutto quando c'è di mezzo lei.

Mi ha trattata male, male come non ho lasciato fare a nessun altro. E' da lei che ho sentito le accuse peggiori, le recriminazioni più insensate. Ho visto più spesso le sue spalle che il suo viso quando ero io ad aver bisogno.
Ho sempre sentito quasi un "dovere" di esserci per lei, ma lei no: io ho una mamma, lei no, potevo arrangiarmi.
Per me è sempre stato "ovvio" che dovessi esserci per lei e non è per quella questione del DNA, ma per quella questione che si chiama "aver condiviso tanto insieme".

Sono stata intrattabile un week end intero, scattavo solo dopo una parola messa giù male, ho risposto a Mater, non sopportavo nessuno, non volevo nemmeno chiamare LeiM per timore che in qualche modo riuscisse a tirarmi fuori tutto quel cumulo che mi si era creato alla bocca dello stomaco. LeiM si è dimenticata e mai sua dimenticanza fu così apprezzata.
LeiS è troppo impegnata ad avere l'esclusiva sulla tristezza per ascoltare quello che ho da dire e LeiK si sa com'è.

So già cosa mi direbbero tutti, perchè me l'hanno detto già mille volte: "lascia stare, non darle questo potere su di te".
Io non credo di averle mai dato il potere di rendermi così, se l'è preso. Ha sempre fatto così, si è sempre presa quello di cui aveva bisogno e poi se ne andava. Più di una volta mi ha esasperato, prosciugato le forze, mi ha messa nei suoi casini senza chiedermi se ci volevo entrare e poi sbatteva la porta. L'anno scorso mi ha consumata per mesi e mesi per poi partire e andarsene, scrivermi una mail piena di cattiveria e poi prendere un aereo.

Avevo qualche aspettativa per questi tre giorni? Si, ma non lo dirò mai a nessuno.
Prima dovrei ammettere con me stessa che io nonostante gli sforzi non sono quell' essere invincibile che voglio mostrare al mondo.

venerdì 19 ottobre 2012

Settimana n° 3


Sapevo che il povero Uzzo avrebbe risentito della trasferta. Lo immaginavo, mi conosco.
Avrei voluto scrivere un post sullo smercio di biciclette che c'è a Bologna nella via dell'università. Ogni cambio di sede ti vengono proposti minimo 3 cicli.
Avrei voluto scrivere anche che nonostante la mia completa asocialità e la costante voglia di confondermi con il muro sto iniziando a fare amicizia.
Avrei voluto scrivere che dopo quasi quattro anni che non ci vedevamo ho ritrovato un' amica. Certo, cambiata, cresciuta, truccata, non più vestita da bimba, con una gestualità più adulta, dei pensieri grandi e la voglia di dimostrarmi che adesso possiamo essere "alla pari".
Avrei voluto raccontare di come quell' università sia un vortice.
Di come le cose con LeiK stiano andando meglio e con LeiM non ci siano problemi.
Di quanto io adori il mese di ottobre, ma allo stesso tempo io tema l'avvicinarsi del giorno dei morti, cacciando l'ipotesi che mi venga chiesto di accompagnare la Grandma a portare i fiori (Mater è restia a queste pratiche di cimitero tour quanto me, ma poraccia le tocca).
Avrei anche voluto scrivere di come il mondo assuma un significato maggiore quando finiscono le pause estive dei telefilm.
Anche del misto di terrore e agonia di cui sono stata preda quando mi sono accorta che per tre giorni ho avuto in testa sempre e solo una canzone di un coreano che si atteggia a figo in un maneggio.

martedì 9 ottobre 2012

Se lo dice lei


LeiK: Sai, ho sentito per radio "Il mio sbaglio più grande" e ho pensato di chiamarti.
- Devo prenderlo come un complimento?
- In effetti suonava male. Però si è una cosa bella.

domenica 7 ottobre 2012

Hanno voluto sapere tutto

Hanno voluto sapere tutto. Da quali negozi ci sono dalla stazione all'università a cos'ho pensato quando sono entrata nel portone. Mi hanno chiesto come sono le persone lì, cos'ho mangiato, come mi trovo da mia zia, se ho visto l'orologio rotto della stazione, quante volte mi sono persa, quando possono venire a trovarmi là. LeiM e LeiK hanno voluto sapere tutto, hanno fatto mille domande e io non mi ricordo cos'ho chiesto a loro dopo il primo giorno.

Reazioni.

LeiK mi ha detto "non fare la distaccata, non fare le tue smorfie schifate e non fare i casting. Ricordati che adesso è tutto bello perchè ci stai 3 giorni su 7, cerca di tenerti stretto questo entusiasmo anche quando ti sembrerà di esserti dimenticata l'odore di casa tua. Mi raccomando mangia. Te l'ho già detto di non fare la smorfia del "che schifo"?

LeiM mi ha detto "Mi raccomando sii un po' flessibile nel fare amicizia. Certo non troverai nessuna di bella, brava, generosa, simpatica e intelligente come me, però non rompere e cerca di stringere amicizia. Ah, moltissimi complimenti per la scelta di una gonna scozzese a pieghe per il primo giorno a Bologna. Peggior scelta non c'era. Ma come ti è venuta in mente una gonna scozzese a pieghe? Non sei più a Milano!

mercoledì 3 ottobre 2012

Giorno 1, 2 e 3


Ho perso il treno. Io non ho mai perso in treno in andata (sul ritorno il conto si spreca).
Ho pranzato con un pezzo di focaccia alle patate, con una piadina o con un panino al sapore di cotone idrofilo.
Mi hanno spiegato i metodi di catalogazione, così giusto come lezioncina introduttiva.
Ho un professore arrivato in classe con una maglia nera a mezze maniche con Che Guevara stampato in grigio e mi ha spiegato la comicità in Leopardi (sebbene il titolo del corso sia letteratura contemporanea).
Un professore di età non ben definita con il riporto e delle labbra stranissime ci ha detto quanto sia ingiusto studiare D'Annunzio e non la Deledda, il nobel l'ha vinto lei, non lui.
Ha piovuto fortissimo e io in una mano avevo la borsetta con l'altra trascinavo il trolley, con nessun'altra potevo tenere un ombrello (sempre nel caso in cui l'avessi avuto).Ho scoperto che dalla stazione di Bologna partono treni con fermate in posti bellissimi.
Ho asciugato la doccia ogni sera. Ho asciugato il lavandino sempre.
Mi sono sentita male quando a metà mattina mi sono ricordata di aver dimenticato il pigiama sotto al salviettone in bagno.
Mi è mancato il mio computer. Le mie serie tv. La mia ritualità.
L'UniBo è bellissima, ma davvero bella. Delle scalinate che sono la fine del mondo.
Ho letto l'Unità. Ho letto Left. Ho ascoltato attentamente Mentana. Ho guardato Ballarò. Ho discusso sulle primarie del PD.
Mi manca quando la discussione più impegnativa del giorno ruotava intorno al pranzo.
Avevo le salviette morbidissime e spugnose.
Per me Bologna ora come ora è Stazione, prendere via dell'Indipendenza, girare a sinistra in via Marsala, arrivare in via Zamboni. La mia idea di Bologna per ora ricopre 1,8 km.
Mi hanno detto che Marinetti "era un imbecille, diciamocelo".

Però stasera sono a casa, a casa.

domenica 30 settembre 2012

Nuovi inizi


Destinazione Bologna.
Ebbene si.
Domani mattina alle 7.55 si parte e giusto per rimanere in tema con una persona che non sa quel che fa la meta è l' UniBo.

è come essere innamorati di una persona senza conoscerla. Mi sono innamorata dell'idea di quella facoltà, di quella città, di me in quel contesto, ma è un amore a priori. Non so dove sto andando, non ne ho davvero idea.

Lasciare Milano e la sua sicurezza è stata una pessima idea?
Lasciare un rapporto saldo, dove si litiga, ma ci si viene incontro, dove tornare a casa è un'oretta di treno, dove c'è il contorno fatto di persone, dove si conoscono i limiti di entrambi e buttarsi in una storia nuova di zecca è sbagliato?

Sono settimane che l'idea di iniziare questa nuova fase mi entusiasma, ma da sentirsi su di giri anche al mattino. Anche Loro se ne sono accorte e quella felicità ha tolto i dubbi che avevano sulla mia scelta.
E poi arriva il momento di preparare la valigia. No, aspettate, fermi tutti. Non sono pronta.
La valigia è pronta, io sto provando ad esserlo.
Loro mi scrivono "vedrai che andrà tutto bene" e io mi ripeto "speriamo".

Fortunatamente Bologna mi lascerà del tempo per abituarmi. Inizierò con soli 3 giorni a settimana di lezione. Menomale.

Ho un nodo allo stomaco. Incontrare qualcuno di cui si è innamorati senza averlo mai visto è un salto nel buio. Speriamo tutto rispecchi le dimensioni del sogno.

Ora come ora non mi rimane che sperare di essere all'altezza.
Spero non sia la scelta sbagliata.
Spero di essere in grado.
Spero di cavarmela in una nuova città.
Spero di riuscire a fare amicizia.
Spero di non essere troppo indietro con la preparazione rispetto agli altri.
Spero di farcela.

Ho appuntato orari di treni, autobus. Ho stampato cartine. Ho copiato orari di lezioni. Il mio salvagente.
Il salvagente in una città di cui ho visto solo la stazione 6 anni fa.

Avere paura ci sta, no?

PS da questa nuova fase Uzzo il Blogguzzo non ne uscirà rinforzato anzi.. causa assenza di collegamento internet per 3 giorni su 7. Questo per tutto ottobre, per novembre we'll see.

sabato 22 settembre 2012

S

S. non sta bene e io non so come aiutarla.
Si sente inadatta, non è serena, sempre triste, sparisce per giorni, mi manda mail alle 3 di notte.
Io vorrei aprire una scatola e trovarle le soluzioni. Vorrei darle un po' di serenità, un po' di coraggio.
Vorrei farle trovare un pacco regalo pieno di sicurezza e di amore per se stessa. Vorrei farle capire che lei non è un voto ad un esame, vorrei che per un attimo si vedesse per come la vedo io. Vorrei che quando le dico "si sistemerà tutto" lei ci creda davvero e non mi dica "si, lo so è che adesso non riesco a vedere la fine di questo tunnel". Vorrei che stesse bene, che la smettesse di piangere. Vorrei vederla forte.
Vorrei che non deponesse le armi, ma che tiri fuori il carattere, perchè so che lì da qualche parte lei la forza necessaria per rialzarsi dallo stallo in cui si è buttata ce l'ha, deve solo cercare.
Quando una cosa va male tutto segue a ruota e lei ha fatto finire sotto quella pesante ruota il suo mondo.
Allontana gli amici perchè si sente giudicata. Dice bugie per non doversi giustificare.
Litga con i suoi genitori perchè non vuole sentirsi una figlia non all'altezza.
Dice che il moroso non la capisce (che quel tipo non la capisca io lo sostengo dai tempi del paleolitico, ma vabbbbbbeh).
Si rifugia nel suo pianoforte. Trova riparo solo in uno spartito, stretta in un pentagramma.

Le ho detto di venire qui tre giorni. Non mi risponde e so che non lo fa perchè si sente un peso per me.
Stasera mi chiamerà e mi dirà che ha esagerato, che non va tutto così male. La conosco troppo bene.

Studierò con lei per quell'esame, troveremo insieme una laurea magistrale che le piaccia, se me lo consentirà l'aiuterò, ma difficilmente si farà aiutare da me.

L'idea che la prossima settimana inizierò una nuova avventura e lei sarà qui impantanata in mille problemi mi fa sentire un'amica pessima.

venerdì 21 settembre 2012

Aspettare

Il lato "smelenso" si era impadronito di me e poi volevo
provare la messa a fuoco parziale con quella nuova app :)

Mi hanno insegnato che amare è saper aspettare.

Me lo hanno insegnato libri, storie, film, canzoni, parole, frasi, vite. 
Mi hanno detto che aspettare una persona è sinonimo di un grandissimo amore. 
Aspettare. 
Tutto quindi ruota intorno a quello? 
Aspettare è davvero il verbo che più assomiglia ad amare?

mercoledì 19 settembre 2012

Attualità

Non si può star via qualche giorno che torni e scopri che anche Kate Middelton ha due tette e data la storia inglese è un gran bene per lei che non ne abbia tre, altrimenti sarebbero stati cavoli amari, Anna Bolena docet, che Serena Van der Woodsen il cui vero nome non mi sovviene ha sposato Ryan Reynolds, si Ryan Reynolds! Che Emma Marrone si dice onorata di essere un esempio da seguire per i giovani d'oggi (?), che è uscito l'iPhone 5 con un nuovo dock e ho scoperto che Virginia Raffaele che imita la Minetti mi fa morir dal ridere, ma davvero tanto. LINK

Appena finisco di girarle metterò qualche foto dell' Umbria.

martedì 18 settembre 2012

Insieme siamo parole, lacrime e sorrisi

- Andiamo a Mantova per il festival della letteratura?
- Chi c'è?
- Non lo so. Andiamo e lo scopriamo.
- Mmmh. Andiamo a Venezia?
- Ti stai allargando. Mantova è a un'ora di strada, Venezia no.
- A Venezia c'è la Biennale
- Quindi alla fine stiamo a Paesuncolo?


Queste erano le premesse a 15 giorni in cui la mia quotidianità era con Lei, che è stata la mia quotidianità per 13 anni.

Così tra qualche mojito, una cena di classe delle elementari, fuochi d'artificio guardati con occhi incantati, discorsi farlocchi, progetti futuri accennati, ore in macchina perchè c'erano ancora troppe cose da dirsi, strutture bizzarre a Venezia, bar fantasmagorici sul mantovano i nostri 15 giorni sono passati e Lei è tornata a Roma per l'università.

L'ho lasciata non del tutto convinta sulla mia magistrale. Le ho ribadito che sono sicura. Lei dice che dovrei osare di più e poi rimane zitta, forse per convincermi o forse perchè sa come sono fatta e io il suo coraggio non ce l'avrei, io non sarei in grado di vedere mia mamma ogni tre mesi o anche ogni due.

Io nonostante i suoi "non mi prenderanno mai" la spingo a inviare la domanda per andare a Hong Kong due anni, poi mi ricordo che l'ultima volta che l'ho spinta a fare qualcosa che credeva troppo difficile per lei si è trasferita a Roma, ma caccio via quel pensiero e compilo quel modulo con lei. Terrorizzata che possa andare ancor più lontana.

È sempre così tra noi, sembra che lei creda di più in me di quanto lo faccia io. E io credo molto di più in lei di quanto non faccia lei. Ci sproniamo a far di più, a provarci, tanto l'altra a raccogliere i cocci ci sarà sempre, no?


martedì 11 settembre 2012

Dialoghi pre-cena


Discussione innescata in questa tranquilla dimora da G Day.
Il gioco è indovinare di che anno si tratta partendo da quattro indizi. A Sanremo si canta Siamo Donne; prima puntata dei Simpson in Italia; Fede dà l'annuncio dell'inizio della guerra del Golfo (e un altro che non mi ricordo)

Me: Cavolo, avrei detto 1990, non 1991. Facevo iniziare un anno prima la guerra del Golfo.
Fratello: Guarda che i Simpson in Italia sono arrivati lo stesso anno in cui è morta Lady D. 1991.
Me: Lady D, non è morta nel 1991
Fratello: Si invece. Io lo so. Sono sicuro. Lo dicono in un film.
Me: Ma va! Eravamo in campeggio a Comacchio quando è morta. Per me o 95 o 97
Fratello: Nooooo. Mooooolto prima.
Mater: Anche per me prima del 1995
Me: Ma siete tutti e due fusi? Se è morta che avevo 2 anni potrei ricordarmi dov'ero?
Mater: Però adesso mi pare di ricordare che fossimo davvero al mare. Si, c'era anche tua zia mica normale
Me: Ecco, vedi!
Fratello: Ma io lo so! Googlalo!
Me: AH! 97. Chi aveva ragione, su, su chi aveva ragione e chi torto? Dillo! Dimmi che avevo ragione!
Mater: Zitta. Tu invece vai a prendere la pizza.
foto dal web

venerdì 7 settembre 2012

E settembre è iniziato


I miei anni da sempre iniziano a settembre. È settembre dove si volta pagina, dove si cambia qualcosina, dove si prova a sistemare le falle.
Settembre e la sua pioggia incessante hanno bagnato i miei progetti. Bene. Forse cresceranno più sani e forti. La pioggia fa bene, no? Così dicono.
Settembre mi riempie di promesse, di idee e di buona volontà. È un mese che ho imparato ad amare.
Settembre è il mese degli inizi è il mese da riempire di buoni propositi che poi rimarranno lì, ma è questo lo scopo dei buoni propositi.
Anche quest'anno settembre di novità ne ha portate e ne porterà, lo so.
Crescere.
Yap! Quella è un'altra novità di settembre. La corsa!

martedì 28 agosto 2012

Motivo n°1



È un motivo sufficiente per rompere un'amicizia che dura da 7 lunghissimi anni?
Credo di si, anzi sicuramente SI, non sa chi sia Ryan Gosling.

Eh, non ce l'aveva scritto nel libretto informativo quando l'ho scelta come amica.

Che Hollywood la perdoni perchè non sa quel che dice...è bionda.







Da "mymovies.com"
Da "Panorama.it"

giovedì 23 agosto 2012

Intanto che / nel tempo in cui / nel momento in cui

Mentre aspetto la salvifica Beatrice
Mentre LeiM è triste. Per tutto.
Mentre il caldo mi vuole uccidere lentamente, senza alcun rispetto
Mentre per la prima volta compilando un inutile questionario per l'UniMi barro la casella laureata e gongolo, ma come gongolo
Mentre mi innamoro del ritorno di Batman.
Mentre mia nonna mi racconta balle e mia mamma è convinta che le stia tenendo chissà quali grandi segreti
Mentre l'odore di Dove è l'unico sollievo
Mentre l'ipercoop è il mio sogno proibito
Mentre anche iniziare una nuova serie tv sembra troppo stancante
Mentre taglio mozzarella per il riso freddo
Mentre i pomeriggi sono caldi, lunghi, infiniti, sudati
Mentre imploro inutilmente amiche, parenti e anche conoscenti di venire con me a Campovolo il 22 settembre
Mentre mangio ghiaccioli arancioni e rosa come se non ci fosse un domani
Mentre leggo documenti emanati dalla UE senza capirne nulla
Mentre rivoluziono Uzzo il blogguzzo
Mentre guardo il catalogo on line di ZaraHome e penso che un giorno lontano avrò una casa mia
Mentre il bambino dei vicini impreca in napoletano stretto e non ho le energie necessarie per cercare di tradurre
Mentre chiamo Papà per sapere come siamo messi con le isobare

Mentre ero impegnata in tutto ciò credo di aver deciso cosa fare dei prossimi due anni della mia vita.
Ma è una cosa tra me e Mater per ora. Al resto del mondo aspetto ad annunciarlo. Ancora un po'. Voglio che resti una cosa mia e solo mia ancora per un po'.

giovedì 16 agosto 2012

Gruppo vacanze Piemonte

Quest'anno ero partita con l'idea del Salento. Convintissima. Andiamo in Salento!
Poi nonostante io mi cimentassi cantando Vieni a ballare in Puglia e i Sud Sound System nessuno ha dato seguito al mio spunto (o forse è proprio a causa dei miei tentativi canori che l'idea del Salento è morta sul nascere).



Così eccoci al fresco. Mentre da Paesuncolo giungevano telefonate incendiarie noi ci svegliavamo avvolti dalle coperte e ci infilavamo velocemente la nostra felpa.


Che poi è la stessa montagna di QUI e QUI. Se la casa è là, è là.

Quest'anno la casa è stata crocevia di storie normali e particolari, di accenti sparsi e di troppo cibo.






E anche per quest'anno il sole cala sulla montagna.
C'è da fare. C'è da decidere. C'è da discutere. C'è da affrontare.
Ma prima mangio un dronerese, così poi le decisioni si prendono meglio.


Ho pensato di non firmare più le foto. Secondo molti siti è un'operazione inutile, poichè basta poco per toglierla. Data la qualità scarsa delle immagini, tanto vale.

lunedì 30 luglio 2012

Tutti commentano le olimpiadi e io?

Bene, commentiamo i frammenti di discipline olimpioniche che ho visto grazie al frenetico cambio di regia della RAI.

Ho visto ben 3 minuti di tiro al piattello femminile e ho pensato che io mi spaventerei ogni volta che qualcuno fosse in procinto di premere il grilletto, dato che mi spaventavo seduta al tavolo della cucina. Non fa per me.

Sempre nell'ordine di 3 o 4 minuti ho visto la ginnastica artistica e ho pensato che dev'essere bellissimo saper fare quei salti, quei giri. E che sono poco più che bambine le atlete e sono elegantissime, bravissime e che dopo ogni esecuzione si abbracciano mille volte.

Qualche minuto di judo e ho capito che in 23 anni non mi ero mai posta la domanda "com'è il judo?" e ora ho capito che preferisco il sumo.

2 punti della nazionale maschile di pallavolo. E chissà perchè quando giocavamo a scuola il campo mi sembrava così grande, invece quei 6 giocatori riuscivano a farlo sembrare minuscolo e le battute prendendo la rincorsa, poi salto e una sberla che nemmeno Shiro, QUEL SHIRO. Che bella la pallavolo, anche se rimane una leggera preferenza per la pallavolo femminile.

Kayak che dev'essere una cosa splendida, uno sport che ti dà una botta d'adrenalina ad ogni ostacolo (si chiameranno ostacoli porte?).

Dressage. Ora, io e l'equitazione siamo mondi che non hanno mai avuto contatti (è l'equitazione ad avermi scrupolosamente evitata) ma io ho sempre immaginato che alle olimpiadi ci fossero specialità come il salto agli ostacoli, non una gara di portamento per cavalli. Ecco, questo sport non mi ha per nulla entusiasmato, anzi una noia mortale.

tuffi mi piacciono tanto, soprattutto di squadra. Volevo sorbirmi almeno un'ora di tuffi, non ho fatto in tempo a capire nemmeno il sesso degli atleti che sbam, cambio di regia.

Ciclismo. Premetto che ho passato anni e anni a guardare il giro d'Italia con mia nonna e quando il Giro fece tappa a Paesuncolo noi eravamo là a guardare l'arrivo.
Detto ciò credo che Davide Cassani possa riempire 24 ore parlando di ciclismo, ma le cadute e l'acqua torrenziale che impediva anche di riconoscere le divise erano un chiaro deterente...CAMBIATE REGIA. Mandate in onda il ping pong. Io non ho ancora visto 30 secondi di ping pong!

Scherma. Che bello. Non è uno sport come la pallavolo, non ci si può improvvisare in spiaggia o in un cortile tutti quei caschi, i fili, le pettorine elettroniche. Luce rossa, luce verde, luce bianca. Già il fatto che il giudice impartissea ordini in francese dava ancor di più regalità a questo sport.
Ci ho messo minuti e minuti, aspettando e sperando che Montano levasse il casco per capire cos'aveva scritto sui capelli.

Il nuoto. Il nuoto vivo nella convinzione che sia uno sport bello se lo vedi in televisione.
Ho sempre avuto un pessimo rapporto con il nuoto, anzi più che con il nuoto avevo un pessimo rapporto con uscire di casa con il costume sotto ai vestiti, la doccia gelida prima di entrare, l'odore di cloro di cui s'impregna TUTTO, quando si esce doccia veloce niente manfrine c'è coda, asciugarsi i capelli sotto un phon fisso e darci sotto di 0,10 centesimi, accorgersi di aver dimenticato le mutande a casa, nudità condivisa con il resto dello spogliatoio, vestirsi quando non si è ancora completamente asciutti, accorgersi di aver ancora su le ciabatte di plastica quando hai già preparato la borsa, uscire dopo 3 ore dall'arrivo e aver passato 45 minuti in vasca. Ah, il dettaglio di peli sempre fatti è un cruccio non indifferente!



Mentre pensavo a ciò ho visto l'uomo della mia vita.
No, non è il francesce che Vanity Fair da mesi annuncia come il più figo dell'olimpiade Camille qualcosa (che poi sarà anche perchè la mia mente contorta lega il nome Camilla alle bimbe bionde con i codini e i fiocchi che saltellano e cantano).





Lui è invece tale Christian Sprenger australiano, argento nei 100mt a rana.
Ecco prove visive a sostegno della mia tesi.

Eh! Ora devo solo aspettare che anche lui capisca che non si può ostacolare questo amore ed è fatta.

Perchè mai l'Australia ha la tuta GIALLA e VERDE? Che c'azzecca?
Non chiedetemi con fare pettegolo "e allora perchè l'Italia ce l'ha blu?" Perchè lo so!




La cosa più brutta della giornata non è stata la perplessità alla domanda "ma chi era l'imbucata alla cerimonia nella squadra indiana?" Ah, se non lo sapete voi, cari inglesotti e cara ex colonia inglese.

L'exploit odierno peggiore l'hanno regalato i "nostri" giornalisti e tanti altri "giudici".
Perchè si sa, il bello degli eroi è vederli cadere o fallire (e questo lo diceva Spiderman, quindi una fonte auterovole)
Che delusione. Ha cambiato troppi allenatori in un anno. Non è più quella di 2 anni fa. Ci si aspettava di meglio. Dovrebbe fare un bagno di umiltà. Torni ad allenarsi invece di far le copertine. Si è montata la testa. Che volga lo sguardo alle ragazze del fioretto. Invece di mangiare Pavesini dovrebbe stare in piscina.

domenica 22 luglio 2012

Lei e lo stage

Sventurata me: Ah quindi ipoteticamente potrei avere dei bruchi nello stomaco?
LeiM: Bruchi nella pancia e poi vomiti farfalle

venerdì 20 luglio 2012

Ma che cos'è?

È un sapore, un ricordo, una sensazione nello stomaco e sulla pelle, è un cuore in subbuglio, un racconto letto a bassa voce, un morso al labbro inferiore. È la paura, il timore e l'ebrezza. È la calma, un abbraccio, un conoscersi nei movimenti, un letto sfatto. È passione, irrequietezza, volerti, guardare i tuoi occhi, spogliarti. È un sorriso, un panino con la fontina. È sguardi rubati, è aspettare. È amore senza senso, è perdono. È una mano stretta, una corsa per le scale, un sorriso d'intesa. È un libro tirato, un caffè rovesciato, una festa. È un bacio, una biblioteca e una panchina fredda. È perdersi nella folla, cercarsi, tendere la mano. È musica amata, stonata, urlata. È musica che riempie i silenzi. È un odore addosso. È ore in macchina, è rimpianto. È star seduti senza parlare, ma dicendosi tutto. È pelle che si sfiora, è parole inutili. È equilibrio sottile, è un mazzo di carte, un telo blu e una bugia. È un treno preso e uno perso. È sentimenti sbraitati e lacrime asciugate con un bacio. È stringerti, abbracciarti e pensare di essere nel posto giusto. È rischiare, fidarsi, buttarsi.




mercoledì 18 luglio 2012

Felicità

Da vanityfair.it

martedì 17 luglio 2012

Tre settime dopo

Dove ci eravamo lasciati?
Ah, si. Fresca di laurea mi rallegravo di come tutto fosse andato bene.

E poi a quel giorno sono seguite due settimane alla scoperta di un continente nuovo.

Dove tutto è diverso. Dove si vive, mangia, ama, studia, pensa e parla diversamente. Dove si è mamme diversamente, dove si affronta la vita con la giusta distanza dalla fretta, dove anche l'amore ha forme insolite rispetto quelle a cui siamo abituati, dove si respira bassi con la pancia e non di petto.








venerdì 29 giugno 2012

Nomi da nord, nomi da sud


- Oggi ho conosciuto quella ragazza di cui ci ha parlato la G
- Chi la ragazza di Foggia?
- Yap. Rebecca.
- Rebecca? Ma i suoi sono di qui?
- Non lo so. Non le ho chiesto l'albero genealogico
- Mi sembra strano
- Cosa?
- Rebecca
- ??
- è un nome da nord, non da sud
- Tu mi lasci stupita ad ogni discussione
- Ma si. Camilla, Irene, Ginevra, Rebecca, Virginia sono nomi da nord. Maria, Teresa, Antonia, Lucia, Anna sono nomi da sud. Un pugliese doc non chiama la figlia Rebecca
- E i nostri nomi dove li classifichiamo?
- I nostri sono nomi banali, banalissimi e non portatori di provenienza
- Che brutto!
- C'hai ragione
- Io mia figlia la chiamerò o Camelia o Zoe. Portano provenienza?
- Si capisce quanto sei cogliona

lunedì 25 giugno 2012

Post in Progress

e il gibollo sul ginocchio è gentilmente offerto da quel volo in metropolitana


L'idea era di fare un lunghissimo post, ma di quelli eterni e barbosi. Una colata di parole.
Poi invece niente di quello che volevo scrivere mi sembrava abbastanza all'altezza.
Così quel lunghissimo post non c'è, o meglio esiste in un file word sul mio desktop, ma lì è nato e lì continuerà a restare fin quando non penserò "quante schifezze sono in grado di scrivere?" e lo cancellerò inorridita.
Così questo post nato con le più belle intenzioni, dove dovrebbero trasparire la felicità, la spensieratezza, la soddisfazione resterà un post anonimo tra i tanti.
Perchè quando va tutto bene, quando più contenta di così non potresti essere scrivere perde la sua funzione.
Ero la persona più felice del mondo e anche mentre scalza percorrevo il corridoio davanti all'aula con la tensione che bloccava i pensieri sapevo che presto tutto sarebbe finito, che ormai c'ero. Che il mio traguardo  e di tutti quelli che erano lì con me era dietro quella porta.
Io trovo sfogo nella scrittura quando qualcosa non va, quando i pensieri sono troppi e affannosi. Quando invece ti hanno regalato la giornata più bella che potessi avere non c'è da fare i conti con i se e con i ma, quando hai l'ennesima attestazione che hai dei genitori che ti amano più che loro stessi di cosa puoi lamentarti? Quando hai una famiglia che riesce ad essere una famiglia con nuove presenze nonostante un divorzio, quando hai delle migliori amiche che ti vogliono davvero bene cosa c'è di cui lagnarsi? Non c'è niente, c'è solo che va tutto bene. C'è che non è andata come doveva andare, è andata molto meglio.

Se ci fosse stato il nonno sarebbe stato bellissimo, vero? Si sarebbe stato perfetto.

Le lamentele su chi al di là della Manica se n'è bellamente fregata di tutto le lasciamo a poi, perchè nemmeno merita tutta questa grande importanza.

giovedì 14 giugno 2012

Dialoghi

- Cosa dici, verrà?
- Non credo
- Ma perchè?
- Perchè l'hai lasciato. Nel suo mondo tu sei una grandissima stronza, la regina delle stronze, la più grande s..
- Ho capito! Beh, io ci spero. Dici che dovrei far in modo che sappia quand'è?
- NO! Se vuole sa dov'è pubblicato il calendario. Stai ferma.
- Sai che insieme a Mater e a te è l'unica persona che vorrei veramente ci fosse?
- Lo so
- Lui in questi tre anni è stato il mio mondo intero. Vorrei che venisse, vorrei semplicemente che venisse per me.
- Però tu sai che se non viene lo fa solo perchè sa che ci saranno tutti. Poi sa che ci sarò io, Lei K e Lei S. Se tu fossi sola verrebbe, ma affrontare tutti sarebbe una bella botta, poi correndo il rischio che tu gli dica "non ti voglio qui".
- Se lo vedessi gli salterei in braccio
- Lo so io e lo sai tu. Lui non lo sa. Lui sa che gli hai detto che non sei più innamorata come lo eri prima.
- Non verrà, vero?
- No, non verrà
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